La Calabria investe sulla frutta a guscio. È stata pubblicata la graduatoria provvisoria delle domande di sostegno a valere sul bando relativo alla misura 4 del Psr Calabria 2014/2020per investimenti di nuovi impianti e reimpianti arborei delle specie fruttifere a guscio, incluso l’ammodernamento degli impianti irrigui.L’elenco è disponibile sul sito internet www.calabriapsr.it ed equivale a notifica ai proponenti, i quali - entro trenta giorni - potranno presentare eventuale istanza di riesame, esclusivamente a mezzo pec, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le domande ritenute ammissibili per l’annualità 2021 risultano essere 104, per un controvalore di 11 milioni di euro. «Il grande risultato che questo bando consente di perseguire – commenta l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo - consistenel potenziamento della filiera calabrese della frutta a guscio, in termini di qualità e competitività, secondo gli intendimenti programmatici della Giunta guidata dal Presidente Occhiuto: saranno finanziati nuovi impianti di mandorlo, castagno, pistacchio, noce e nocciolo nel territorio regionale, su una superficie di ben 624 ettari di terreni, promuovendo al tempo stesso l’ammodernamento e l’efficientamento dei sistemi di irrigazione». Aggiunge Gallo: «Al termine dell’istruttoria sono stati valutati come non ammissibili a finanziamento progetti relativi a 204 ettari di terreno: ad esito delle istanze di riesame, contiamo di riuscire a recuperare nuovi spazi e risorse per sostenere anche queste iniziative progettuali».
Nel dettaglio, la superficie totale proposta per investimenti a frutta a guscio complessiva è di ha 828.45.54, mentrequella ammessa a finanziamento ammonta a 623,9171 ettari, dei quali 295,5386 di mandorlo, 119,9136 di nocciolo, 99,2817 di noce, 86,4032 di castagno e 22,7800 di pistacchio.
Si precisa essere stata predisposta un’unica graduatoria relativa agli investimenti di specie di frutta a guscio accordando, in caso di ex aequo, priorità alle donne in qualità di titolari/legali rappresentanti proponenti e, tra queste, a chi risulterà possedere la più giovane età anagrafica.